Il territorio di Grottaferrata è un luogo particolarmente vocato per la produzione vitivinicola; un terroir unico, combinato disposto di suoli, clima, storia e tradizioni, che creano condizioni perfette per produrre eccellenza.Per comprenderne appieno il valore e la propensione all’eccellenza dei suoi vini, è necessario esporre quali siano le caratteristiche uniche e particolari che contraddistinguono questo territorio e raccontarne la storia.
Poichè il vino può essere accumunato ad un’opera d’arte, che può essere apprezzata e valorizzata appieno solo se viene contestualizzata: in un’epoca storica frutto di un preciso passato, in un luogo specifico, in un particolare contesto sociale fatto di tradizioni, usi e costumi unici. Il territorio di Grottaferrata è stato, totalmente investito dall’attività del Vulcano Laziale per quasi 600.000 anni, fino a tempi geologici relativamente recenti, circa 20.000 anni fa.
L’altura di Castel de’ Paolis, è particolarmente ricca, composta da manifestazioni eruttive finali, brecce piroclastiche d’esplosione. Il fondo del vallone, scavato dalla marana dell’Acqua Marciana è una zona densamente stratificata, con lapilli di vario colore con intercalazioni cineritiche, zone argillificate, ricche di minerali femici isolati ed abbondante leucite analcimizzata. I fianchi del medesimo vallone e l’altura del Borghetto di Grottaferrata, risultano un’aerea di lava in ammassi. Le ultime alture di Grotte Centroni a tutta l’area dei confini settentrionali verso Frascati, sono aree caratterizzate da lave in grandi colate. L’altura presso Villa Cavalletti, infine, è classificata come area ricca di coni e bocche eruttive eccentriche, saldame lavico, scorie, agglomerati e lapilli stratificati.
Terreni unici, figli di eruzioni vulcaniche avvenute nel corso dei secoli, che hanno dato vita anche a un substrato terrestre stratificato, prezioso per l’agricoltura e per la viticoltura in particolare, poichè garantiscono la produzione di vini freschi, sapidi, minerali, longevi.